Una frase, tratta dal discorso tenuto da Vitaliano
Ferrajuolo presidente della Lega Problemi Handicappati di Caserta in occasione
dell'inaugurazione della nuova sede dell'associazione ANES – Teverola, che mi
ha colpito e mi ha portato a riflettere.
“E' da tempo che
affermo che i sotterfugi lavorano a
tanti livelli e dimensioni e sicuramente quando lo dico non mi si prende sul serio.
Non è una imposizione, chiunque è libero di non crederlo, tuttavia questa mia è una prova constatata di
un altra manifestazione che accresce lo stato illusorio della vita quotidiana e
come questo inganno lavori indegno, silente e si insedi nella mente e nelle azioni umane, traghettandole senza
che nessuno ne sia conscio. Di
conseguenza vorrei approfondire questo
comportamento “meccanico” di rigetto, che esiste in ognuno di noi. In particolare a quelli che si
definiscono “liberi” e “svegli” dal
“sonno” in cui ci troviamo. Infatti noi esseri umani non siamo bravi ad uscire da quella “gabbia”,
creata in virtù di un processo di incivilimento che faticosamente l’uomo ha
percorso nell’arco di millenni, e restarne definitivamente fuori. E anche se
fosse fattibile , una volta fuori siamo di nuovo tentati ad entrarne in un altra e in un altra ancora,
in una sorta di automatismo.
In questi anni, nonostante la girandola mediatica, ho
cercato di mantenere stabile un punto d’osservazione: il mio. Non allineato, ma
praticamente il mio. E non ho potuto
fare a meno in questo modo di scrutare l’andazzo del “palio di contradaioli”
congiurativo, basato per la maggior parte sullo “stare di qua” o sullo “stare
di là”, io sono un “amico” tu sei un “nemico” e via dicendo. Un “mondo” dal
quale ne sono dignitosamente uscito fuori.
Sarà forse!!! l'essermi candidato e affacciarmi per la
prima volta nel mondo della politica, esperienza che ringrazio di aver collaudato perché mi ha
accresciuto; sarà stato il tentativo non riuscito di essere incamerato da parte di un manipolo di “figuri” strani,
parecchio potenti, che volevano soggiogarmi al loro volere; sarà che tutto
questo è più spaventoso dell’illusione prodotta dalla stessa illusione che è la
“realtà”, ma sono contento di essermi tirato fuori e di aver cominciato a scandagliare
campi ammirevoli e prosperi come il “sapere” di me stesso.
È stato quando ho aperto la mente che ho captato che la “piroette della
congiura in atto” è un gioco alla
distruzione che avrà solo gravi conseguenze in un prossimo futuro e fino ad ora nessuno, e sottolineo nessuno,
si era mai posto il problema.
Come mai quindi? Sono tutti così impegnati come dicono a
ricercare il vero che non si sono
accorti che non esiste, poiché l’unico è la sola riposta dormiente dentro di noi?
Non ci sono altre verità da esplorare, poiché quelle
esterne, sono solo il disperato tentativo di difendere se stessa, a molti gradi
e dimensioni.
Intuisco bene che
dispensare queste affermazioni, toglie forza e soprattutto potere a coloro che
invece vogliono perseverare ad urlare un grido che nessuno ascolterà. Toglie
coscienza e potere a coloro che hanno
eretto l'effige della loro
“egoistica” immagine che ovviamente
difendono con tutte le loro forze e con ogni mezzo, tanto è la minaccia che
vedono in questo tipo di ragionamento. C’è un comportamento assolutamente automatico in tutto questo. Si
parla di unione, di collaborazione, ma nessuno davvero lo fa. Dura solo quando appoggi il loro sistema.
"Na mela vermenosa ne 'nfraceta 'nu muntone". Cioè: basta una sola mela marcia per render marce tutte
quelle con cui sta a contatto. E questa va allontanata definitivamente.
Quello che stiamo vivendo localmente è un problema molto
simile. L’unica via per riacquistare fiducia e naturalezza è far leva sul proprio senso dell’equilibrio,
non cedere alle ciarle di moda o alle mezze verità.
Chiudo con un altro frammento di Eraclito: Ma agli altri
uomini ( ovvero coloro che non colgono la verità) rimane celato ciò che fanno
da svegli, allo stesso modo che non sono coscienti di ciò che fanno dormendo.
Bisogna voltare pagina e svegliarsi...