lunedì 27 ottobre 2014

Progetto Ecoremed, ex sito di stoccaggio: “cosa c’è sotto?”

Ho iniziato l’hobby “giornalistico” a scrivere soltanto di posizioni politiche, etiche, polemiche e non mi persuadevo che le persone non cambiassero idea così facilmente. Ero convinto di quello che scrivevo e pensavo che gli argomenti che trattavo erano molto suadenti e trovavo assurdo che le persone difendessero la propria opinione  senza fornire un’obiezione.
Molti di questi argomenti erano sicuramente discutibili,  mai nessuno ha fornito degli strumenti per darmi la possibilità di un ravvedimento; poi ci ho fatto l’abitudine: le persone sono affezionate alle proprie idee e sono più interessate a difenderle che conoscere la verità.
Quando si  esamina una questione capita spesso che si finisce a discutere di altro e non a risolvere la problematica in modo trasparente e univoco; che si fa: ci si abitua all’idea di arrendersi quando ci si confronta con una persona non disposta a cambiare? Si continua a difendere la propria opinione?
Di recente  mi sono “autoconvinto” che c’è una terza passibilità ovvero: se non hai interesse a migliorarti mostra interesse a migliorarmi.
Ed è quello che di colpo mi è apparso di intuire leggendo il resoconto di stampa, a firma dell’assessore all’Ambiente del Comune di Teverola, Michele Cipriano, in merito al progetto “Life-Ecoremed” ; un contratto di comodato d’uso che prevede la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti e l’attuazione del protocollo di bonifica dei suoli a carico del Ciram, con la collaborazione dell’Arpac di un terreno adibito dal Comune come sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani durante la cosiddetta “emergenza rifiuti”.
Per pochi istanti mi sono ricreduto di aver definito l’attuale  classe dirigente: “… di non avere autorevolezza e caratura morale nonché  detentori di un bagaglio culturale carente e valori che non servono a far crescere la città. Si fingono dirigenti ma non lo sono”; ebbene il redattore di questo documento, usando un lessico comune e un’ottima proprietà di scrittura anche nell’esporre fatti tecnici,  ha dato prova di ben conoscere il progetto relazionando i presupposti nonché elencando le varie fasi del protocollo.
Forse ha tralasciato, oserei “per dimenticanza“, alcuni aspetti importanti che caratterizzano Il protocollo operativo per la bonifica dei suoli contaminati  del progetto: “LIFE11/ENV/IT/275 - ECOREMED  IMPLEMENTATION OF ECO-COMPATIBLE PROTOCOLS FOR AGRICULTURAL SOIL REMEDIATION IN LITORALE DOMIZIO-AGRO AVERSANO NIPS
(Sviluppo di protocolli eco-compatibili per la bonifica dei suoli inquinati nel SIN Litorale Domizio-Agro Aversano),  ed in particolare:
- la storia del sito e perché di interesse;
- contesto ambientale;
- caratterizzazione del sito;
- ricognizione sul campo;
- eventuali identificazione delle sostanze pericolose che  persistevano, persistono e prodotte o rilasciate nell’installazione;
- eventuali identificazione delle sostanze pericolose pertinenti;
- valutazione della possibilità di inquinamento locale;
- note  di riferimento prodotte e/o eventuali verbali redatti dalle autorità che partecipano al progetto;
- risultati attuali dello studio/progetto.

Sono fiducioso che l’assessore Cipriano, contribuirà a colmare le mie lacune e mostri interesse a migliorarmi.