di Antonio Zacchia
Problemi? Quali problemi. Tutte menzogne inventate da persone che ignorano quello che di buono questo sistema del fare, ha realizzato da quel lontano 2004.
Dopo tanti anni di sviluppo il 2004 è stato l’anno di scadenza della civiltà, è stato quando Teverola ha scelto(?), con una mossa astuta, gli imprenditori (?) che promisero un futuro radioso, strutture faraoniche, posti di lavoro, benessere. Lo stesso si è ripetuto per 15 lunghi anni con una differenza: sono loro che hanno vinto. Hanno vinto perché forse ci piacciono gli uomini che possiedono il fiuto dell’affare. Hanno vinto perché hanno un sorriso rassicurante. Hanno vinto perché ci piace sognare o perché ai teverolesi piace cercare ancora il Paese dei Balocchi?
E vero hanno trasformato Teverola. Vivo in una città che va a gonfie vele e non me ne sono mai accorto. Si respira aria pura, la raccolta differenziata è al 150%, le strade vengono spazzate 5 volte al giorno e lo stesso trattamento è riservato alla raccolta dei rifiuti, per essere meglio riciclati. Tutti pagano le tasse con il sorriso sulle labbra. La città è dotata di confort all’avanguardia. I posti di lavoro sono stati occupati da ragazzi che hanno concluso il ciclo di studi preparati e meritevoli a discapito delle vecchie gerarchie clientelari. Le strade sono sterili da criminalità, le case sono tele-sorvegliate con un sistema di ultima generazione e i proprietari vanno tranquillamente a fare acquisti nei numerosi centri commerciali. I pensionati e non ringraziano per il ciclo di cure termali offerto in primavera e chiedono se è fattibile ripeterlo in autunno.
La colpa dell’aria di pessimismo che regna in città è di quelli che il potere non ce l’hanno e dei media che scrivono solo falsità. Le insinuazioni di qualche collaboratore di giustizia sono solo voci infondate… Finalmente, con queste notizie rassicuranti posso partire per le vacanze e rilassarmi, anzi corro per non perdere il prossimo “ciuccio che vola”, corro per non perdere il carro trainato dai ciuchini per il paese della cuccagna nel quale il benessere, l’abbondanza e il piacere è a portata di tutti.
Non prendiamoci in giro, i teverolesi non meritano questo; chi ha fallito deve andare via. Per i teverolesi, è complice anche chi, come un pater familias, va fiero di compiere opere da plauso rese intangibili da tante affermazioni pubbliche. Ammirevoli e brillanti promesse di cui ci si vanta pur sapendole inattuabili, al solo scopo di dare un miraggio di competenza ad un regime che si distingue, invece, per pressapochismo.
Via!!! Andate via. Fateci respirare veramente “aria pulita“.