Uno
dei fattori principali che, purtroppo, caratterizzano il sud è sicuramente la
grande quantità dei rifiuti che ne delimita e ne sommerge il territorio. A
questa morsa, non sfugge Teverola.
Qualche anno fa, il governo aveva promosso una campagna per la raccolta differenziata,
che si è rivelata inutile. Ricordo ancora le volte in cui passavo per la
Variante, la strada che collega Teverola con Aversa, e davanti a me si
innalzava un enorme cumulo di spazzatura,rifiuti vecchi e nuovi. Per non
parlare del tanfo che lasciavano. C’è stato un periodo in cui i rifiuti non
sono stati prelevati per mesi e avevano formato delle vere e proprie montagne di spazzatura. Non si poteva respirare, mentre
pioveva i sacchetti di immondizia galleggiavano dappertutto. Con l’arrivo
dell’estate,le cose sono anche peggiorate,rischiando di provocare vere e
proprie epidemie. Essendo ancora una bambina,pensavo che la colpa fosse delle
persone e della loro ostilità e mi chiedevo quando e se avessero iniziato a capire l’importanza della raccolta
differenziata. La gente stava soffocando nella propria immondizia,e pensavo che questo avrebbe scosso
tutti, anche i più pigri a mettersi
d’impegno per fare la raccolta differenziata! Sappiamo che la pigrizia si traduce in uno
svogliato senso della civiltà e questo mi preoccupava. Diciamolo pure che una
parte di persone non ci pensa due volte a farsi scappare a terra
una cartaccia o un mozzicone di sigaretta, non si impegna a cercare un cestino per gettare la cartaccia. Noi gente del
sud abbiamo anche la prontezza di rispondere che non c’era nessun cestino nel
raggio di un chilometro e sicuramente perché sono stati sradicati anche quelli
non si sa da chi, e che certo non avremmo potuto mangiarla quella cartaccia,
più comodo disfarsene ,senza pensarci più anche se a discapito dell’ambiente. Quindi pensavo io,
quando ci siamo trovati inghiottiti dal
cumulo di rifiuti, forse questo sarebbe servito per far capire che era il caso
di accettare la buona regola di differenziare. Ho scoperto, seguendo un
programma in televisione che la spazzatura può essere riciclata fino al 100%. Non
potevo crederci. Il mondo donatoci pulito, insudiciato dall’incuria
dell’uomo con le discariche a cielo
aperto, si sarebbe potuto ripulire e riutilizzare quei rifiuti ricavandone
perfino energia!Finalmente una buona educazione alla differenziata è stata
avviata e anche se l’inizio sembrava
qualcosa di troppo difficile e scocciante, si è visto l’impegno di tutti. Mi è
capitato di vedere persone anziane che
aprivano il sacchetto della spazzatura davanti agli operatori ecologici per far
verificare che avessero fatto bene la differenziata. Questo episodio molto
apprezzabile mi rincuorava e un da un po’ avevo tralasciato di pensare al
problema “spazzatura” credendolo risolto, fino a quando mi sono trovata un giorno per caso a vedere persone che si ostinavano a NON fare la
differenza dei rifiuti,sostenendo che fosse inutile, la loro risposta era: ‘‘tanto
è inutile... noi ci impegniamo a separare e loro la mischiano”’ . Mi sono
sentita molto contrariata da questo
fatto, anche perché a casa mia, mia madre, aveva messo sul balcone diversi
bidoni per la spazzatura ognuno di un colore diverso e aveva fatto a tutta la
famiglia le sue raccomandazione a separare l’umido dal secco e puntualmente quando mio fratello più piccolo metteva i
bicchieri di plastica nell’umido ci faceva la morale e rimetteva i rifiuti in
ordine! Che pazienza! mentre certi individui non si scomodavano nemmeno a
pensarci!!!! Questo mi irritava tanto, così ho cominciato a volerne sapere di
più: Cosa intendevano i vecchietti quando dicevano che “loro la mischiavano? “
Ho capito che non avevano così tanto
torto. Mi sono resa conto che era vero,il
camion per la spazzatura non
passava tutti i giorni a prelevare e questo provocava un miscuglio di
rifiuti,quelli del giorno prima con quelli del giorno dopo,e a volte anche di
settimane. Ho riflettuto sul loro comportamento e mi sono chiesta perché non facessero il
loro lavoro ogni giorno come tutte le persone che lavorano. Ho scoperto che non era perché non volessero farlo,ma perché non venivano pagati
da mesi.. Mi sono incavolata, perché le ragioni della nostra situazione non
erano causate né dalle vecchiette,né dagli operatori ,ma da qualcosa più in
alto,da problemi assai più grandi di quello che credevo io. Nonostante questo
continuavo e continuo a farmi delle
domande: Perché questi lavoratori tanto importanti per l’ecologia non ricevono
lo stipendio che gli spetta? Sicuramente per mancanza di fondi, ma se
anche noi del sud paghiamo le tasse ,e anzi al sud la tassa per lo smaltimento
dei rifiuti è la più cara tra le regioni dell’Italia, perché succede questo? Parallelamente a questo particolare ne emergeva
un altro: perché se i rifiuti andrebbero trattati negli inceneritori da noi non
ce ne sono a sufficienza e quello che c’è non funziona come dovrebbe? Ho capito
che il problema era e resta più
grande di ciò che immaginavo. Oggi l’emergenza spazzatura è esplosa, vediamo
dappertutto cumuli di spazzatura e la gente è veramente stanca di essere presa
in giro. Questo problema va risolto adesso e una volta per sempre con un forte
impegno da parte di chi ci governa, perché anche noi gente del sud abbiamo il
diritto di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per poter far
riciclare i rifiuti che produciamo. Le discariche a cielo aperto non sono una
soluzione e un giorno la natura ci si scaglierà contro.Il percolato derivante
dalle tonnellate di rifiuti dannosi e meno dannosi depositati sul terreno in
zone a noi vicine come Parete, Giugliano ,Villaricca, Villa Literno, entro cinquantanni avvelenerà le falde
acquifere di decine di chilometri quadrati di territorio, distruggendo con essi
la vita di qualsiasi vivente. Ci resta davvero ancora poco per evitare un
disastro ambientale. Com'è possibile che questo così grave problema resti
ancora irrisolto!
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