martedì 24 settembre 2013

Teverola: Rifiuti tossici nelle terre limitrofi

Il “pericolo” alle porte della cittadina che non esime l’Amministrazione Comunale ed in particolare il  Sindaco Biagio Lusini, ad intraprendere qualsiasi azione per tutelare la salute pubblica.
  
Accertatevi, quello che ho detto è tutta verità” con queste parole si chiude la lettera anonima di un 80enne di Gricignano e pubblicata da diversi media locali, qualche giorno fa. Una lettera denuncia di fatti rimasti  inascoltati per anni, la liberazione di una verità serbata per oltre un trentennio che l’anziano rivelatore minuziosamente descrive: una cava usata per lo sbancamento di terreno per la costruzione dei viadotto Nola-Villa Literno, “su questi terreni vi era una grandissima cava molto profonda fino ad arrivare alla falda acquifera dove per anni è stata sversata immondizia di tutta la zona, questo fino al 1987. Dal 1988 si sono sversati rifiuti di ogni genere anche pericolosi. Sono a conoscenza di questa cosa perchè possedevo del terreno confinante con questa cava”. Dalla testimonianza dell’anziano vengono rivelati anche le modalità di sversamento nonché ricordi di proprietari terrieri, confinanti con lo stesso sito,  deceduti per tumore che l’eloquente ignoto  ipotizza,  causato dal materiale illecitamente sepolto nelle loro proprietà terriere.
Altro allarme, non molto distante, viene dalle terre di Casaluce dove un cittadino ha rilasciato un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” affermando che sotto il ponte dell’Asse Mediano che passa tra il confine Casaluce – Frignano ci siano rifiuti tossici. Stessa analogia: ex cave per lo sbancamento di terreno e successivamente riempite di rifiuti di ogni genere proveniente dalle industrie del Nord.
Entrambi i siti denunciati distano poche centinaia di metri dal centro abitato di Teverola, cittadina che non sembra direttamente interessata dagli illeciti misfatti, ma situata in una zona presumibilmente compromessa da inquinamenti della falda acquifera e non solo.
Al momento nessuna azione è stata intrapresa dalle autorità locali ma la dislocazione  geografica di tali “pericoli” non esime l’Amministrazione Comunale ed in particolare il  Sindaco Biagio Lusini, ufficiale sanitario nonché  di pubblica sicurezza,  ad intraprendere qualsiasi azione che la legge, e non,  gli consentono  per tutelare la salute pubblica. Attività che dovrebbero essere adottate non solo in presenza  di “pericolo palese”, ma anche ai fini della prevenzione  ovvero, essere pronti per eventuali emergenze sanitarie o provvedimenti di carattere sanitario, che le autorità preposte possono adottare.


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