Il
“pericolo” alle porte della cittadina che non esime l’Amministrazione Comunale
ed in particolare il Sindaco Biagio
Lusini, ad intraprendere qualsiasi azione per tutelare la salute pubblica.
“Accertatevi,
quello che ho detto è tutta verità” con queste parole si chiude la lettera
anonima di un 80enne di Gricignano e
pubblicata da diversi media locali, qualche giorno fa. Una lettera denuncia di
fatti rimasti inascoltati per anni, la liberazione
di una verità serbata per oltre un trentennio che l’anziano rivelatore minuziosamente
descrive: una cava usata per lo sbancamento di terreno per la costruzione dei
viadotto Nola-Villa Literno, “su questi terreni vi era una grandissima
cava molto profonda fino ad arrivare alla falda acquifera dove per anni è stata
sversata immondizia di tutta la zona, questo fino al 1987. Dal 1988 si sono
sversati rifiuti di ogni genere anche pericolosi. Sono a conoscenza di questa
cosa perchè possedevo del terreno confinante con questa cava”. Dalla testimonianza dell’anziano vengono rivelati anche le modalità di
sversamento nonché ricordi di proprietari terrieri, confinanti con lo stesso
sito, deceduti per tumore che l’eloquente
ignoto ipotizza, causato dal materiale illecitamente sepolto nelle
loro proprietà terriere.
Altro allarme, non molto distante,
viene dalle terre di Casaluce dove
un cittadino ha rilasciato un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” affermando che
sotto il ponte dell’Asse Mediano che passa tra il confine Casaluce –
Frignano ci siano rifiuti tossici. Stessa analogia: ex cave per lo
sbancamento di terreno e successivamente riempite di rifiuti di ogni genere
proveniente dalle industrie del Nord.
Entrambi i siti denunciati distano
poche centinaia di metri dal centro abitato di Teverola, cittadina che non sembra direttamente interessata dagli
illeciti misfatti, ma situata in una zona presumibilmente compromessa da
inquinamenti della falda acquifera e non solo.
Al momento nessuna azione è stata
intrapresa dalle autorità locali ma la dislocazione geografica di tali “pericoli” non esime l’Amministrazione
Comunale ed in particolare il Sindaco Biagio Lusini, ufficiale
sanitario nonché di pubblica sicurezza, ad intraprendere qualsiasi azione che la legge,
e non, gli consentono per tutelare la salute pubblica. Attività che
dovrebbero essere adottate non solo in presenza
di “pericolo palese”, ma anche ai fini della prevenzione ovvero, essere pronti per eventuali emergenze
sanitarie o provvedimenti di carattere sanitario, che le autorità preposte
possono adottare.
Nessun commento:
Posta un commento