sabato 10 novembre 2012

Teverola al buio per "morosità"


Teverola, come Napoli, rischia di rimanere al buio perché  il comune non paga da tempo la società che gestisce e alimenta di  energia elettrica l'illuminazione pubblica.
Teverola rimarrà al buio con i lampioni spenti e strade senza luce, ma la causa non sarà un blackout tecnico ma bensì per problemi di morosità da parte dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Lusini.  La società che gestisce il servizio d'illuminazione pubblica, infatti, staccherà l'erogazione della corrente elettrica perchè il Comune non paga, da ben 11 mesi, le mensilità arretrate per vizi formali dell’atto amministrativo stipulato dall’Ente comunale e la ditta Vitale ONE Costruzioni S.r.l. di Teverola.
Vizi formali che risultano sanati in virtù di una integrazione del contratto n. 4/2011 sottoscritto tra le parti nel mese di ottobre(?) e resa esecutiva con  determina dirigenziale  n.161 del 24 ottobre 2012  a firma del Responsabile dell’Area Tecnica Arch. Maria Carmen Mottola.
Di conseguenza a tutto ciò  e alla luce di quanto vantato, su cui non ha garanzie, la società gestrice dell’impianto non solo ha deciso di risolvere in danno il contratto di fornitura, in considerazione anche dall’attuale situazione economica che vede da un lato una pressione fiscale che non ammette ritardi nonché i continui investimenti in materia di sicurezza e dei costi elevati per la gestione delle diverse attività che in un periodo di crisi sono  già fortemente penalizzate, ma va oltre criticando l’attuale governo locale che si interessa dei cittadini solo nei periodi elettorali e, non solo, non sostiene  le realtà imprenditoriale locali, ma diventa moroso nei loro confronti.
Un’amministrazione che si vanta fare politica di  sviluppo del territorio, con nuovi insediamenti industriali, si veste da  carnefice per gravare le difficoltà economiche  degli stessi.
Il risultato dunque sono le conseguenze delle decine di strade che rimarranno  prive di illuminazione nonché i disagi dei cittadini che, nonostante non sono “morosi”,  purtroppo pagano sempre le conseguenze.






Nessun commento:

Posta un commento