martedì 11 dicembre 2012

"IN NOME DEL POPOLO INQUINATO"


In nome del popolo "INQUINATO":
  • constatato che negli ultimi 20 anni, in diversi periodi e per un totale di anni 14, il Signor Mario Rossi in qualità di  gerente ha sottoposto la sua Città  ad ogni forma di indiligenza;
  • verificato che negli ultimi due  anni il suo operato  non ha rispettato quanto promesso, tanto da determinare un malcontento generale;
  • appurato, più in generale, dei metodi  che si vuol far prevalere ovvero di non favorire in alcun modo tutti quelli che la pensano diversamente o che liberamente si esprimono nonché di aver  assunto un  tipo di atteggiamento poco incisivo, informe e particolarmente lontano dalle necessità e dai bisogni della collettività facendo regredire la nostra città di oltre trentanni;
  • verificata l'incapacità totale della gestione della “roba” diventata origine e fonte di privilegi;
  • constatato che si è sempre circondato di figuri che non sono una classe dirigente poiché non hanno autorevolezza e caratura morale. Personaggi che hanno un bagaglio culturale carente e valori che non servono a far crescere la città;
  • dimostrata l'incapacità a gestire i beni della città favorendo i  privati ad arricchirsi alle spalle dei cittadini  nonché ricorrendo al “nepotismo” solo per  rimediare qualche consenso, per coltivare qualche amicizia o  per assicurare a parenti e amici i frutti derivanti dal loro supporto;
  • constatato che è  arrivato il momento di avere fiducia e di riappropriarsi di un futuro che nessuno regalerà;
  • constatato  che è arrivato il momento di uscire fuori e conoscere il mondo che ci circonda e provare a pensare in quale società si vuol vivere e far crescere i propri figli;
  • considerato che la città ha bisogno di una scossa e di un cambio generazionale della classe dirigente ovvero di progetti di rilancio coraggiosi, innovativi, concreti in termini d’infrastrutture e di servizi che le consentano di uscire dalla posizione di emarginazione nella quale è caduta;
per quanto accertato, verificato  e  considerato, il Popolo chiede all'intendente  un atto di responsabilità personale, dimettendosi quanto prima e di mettere fine all'ostinazione nel portare avanti la sua disastrosa esperienza non essendo più  in grado di percepire lo stato d’animo della città;
 decreta:
ü      che a titolo di risarcimento per i danni causati alla comunità, vengano confiscati tutti i beni del Sig. Mario Rossi;
ü      che al Sig. Mario Rossi  venga assegnato un appartamento di proprietà del popolo recentemente ristrutturato con i soldi della collettività generosa nei suoi confronti nonché l’assegnazione di un contributo perenne concesso dai Servizi Sociali.

Ps. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.

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