In nome del
popolo "INQUINATO":
- constatato che negli ultimi 20 anni, in diversi periodi e per un totale di anni 14, il Signor Mario Rossi in qualità di gerente ha sottoposto la sua Città ad ogni forma di indiligenza;
- verificato che negli ultimi due anni il suo operato non ha rispettato quanto promesso, tanto da determinare un malcontento generale;
- appurato, più in generale, dei metodi che si vuol far prevalere ovvero di non favorire in alcun modo tutti quelli che la pensano diversamente o che liberamente si esprimono nonché di aver assunto un tipo di atteggiamento poco incisivo, informe e particolarmente lontano dalle necessità e dai bisogni della collettività facendo regredire la nostra città di oltre trentanni;
- verificata l'incapacità totale della gestione della “roba” diventata origine e fonte di privilegi;
- constatato che si è sempre circondato di figuri che non sono una classe dirigente poiché non hanno autorevolezza e caratura morale. Personaggi che hanno un bagaglio culturale carente e valori che non servono a far crescere la città;
- dimostrata l'incapacità a gestire i beni della città favorendo i privati ad arricchirsi alle spalle dei cittadini nonché ricorrendo al “nepotismo” solo per rimediare qualche consenso, per coltivare qualche amicizia o per assicurare a parenti e amici i frutti derivanti dal loro supporto;
- constatato che è arrivato il momento di avere fiducia e di riappropriarsi di un futuro che nessuno regalerà;
- constatato che è arrivato il momento di uscire fuori e conoscere il mondo che ci circonda e provare a pensare in quale società si vuol vivere e far crescere i propri figli;
- considerato che la città ha bisogno di una scossa e di un cambio generazionale della classe dirigente ovvero di progetti di rilancio coraggiosi, innovativi, concreti in termini d’infrastrutture e di servizi che le consentano di uscire dalla posizione di emarginazione nella quale è caduta;
per quanto accertato, verificato e
considerato, il Popolo chiede all'intendente un atto di responsabilità
personale, dimettendosi quanto prima e di mettere fine all'ostinazione nel
portare avanti la sua disastrosa esperienza non essendo più in grado di percepire lo stato d’animo della
città;
decreta:
ü
che a titolo di risarcimento per i danni causati
alla comunità, vengano confiscati tutti i beni del Sig. Mario Rossi;
ü
che al Sig. Mario Rossi venga assegnato un appartamento di proprietà del
popolo recentemente ristrutturato con i soldi della collettività generosa nei
suoi confronti nonché l’assegnazione di un contributo perenne concesso dai
Servizi Sociali.
Ps. Ogni
riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente
esistenti è da ritenersi puramente casuale.
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