“E’
giunto il tempo che i teverolesi sappiano la verità su tutto anche sulla
realizzazione di futuri parchi attrezzati a verde pubblico per mascherare altro
cemento. La comunità ha bisogno di proposte per l’intera collettività senza raccomandazioni;
basta alla politica di parte. Teverola
non ha bisogno di comitati che tirano l’acqua al proprio mulino che dicono
‘…risolvete i nostri problemi, gli altri si arrangino’ A Teverola mancano spazi
come centri sociali, sportivi, ricreativi, strutture culturali e passatempi di
vario genere. Il benessere, le ricchezze non sono sufficienti. Per non fare retorica, a
Teverola ci sono persone, molti cittadini che soffrono e bisognevoli di
assistenza diuturna. L'apprezzabile lavoro svolto dai servizi sociali deve essere più rapido e incisivo. Non restiamo ciechi, non lasciamoci ingannare dal volatile stato di benessere. Il lodevole contributo di
associazioni, circoli, Onlus presenti sul territorio deve essere seguito e “considerato” dalla mano pubblica, anche se, con tutto l’impegno
profuso in materia, non ha risolto definitivamente le problematiche, anzi
bisogna forse dire che la cosa pubblica è stata usata per tesaurizzare favori. La
nostra grande responsabilità è di non lasciare le cose come stanno. Teverola
vuole rinascere, vuole vivere e vuole essere, senza retorica, “l’ombelico del
mondo” con o senza strutture faraoniche. Intanto, Teverola aspetta i giovani
per essere traghettati in un futuro migliore. Organizzatevi! Per non apparire
ma per esserci, questo è il vostro momento”.
Teverola 10 aprile 2010
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